Commento
all’ottavo ‘piccolo mattone’
di A.Wolf
Interpretare le scritture senza averne titolo, ergersi a maestri, quali ‘dottori della fede’, non può che diffondere ‘non verità’, e quindi significa oscurare quella Luce divina consegnata all’umanità servente che riconosce nelle Scritture la presenza del Signore. Nel Vangelo, Marta viene di solito sminuita di fronte alla sorella Maria, la più piccola, apparentemente più attratta dagli insegnamenti del Maestro Gesù. Tuttavia, l’ombra di questa interpretazione è sempre rimasta come una necessità, nella speranza di un chiarimento che i vari adoratori dell’essenza divina di Gesù – che Lo amano in spirito e verità – hanno desiderato per generazioni.
Adesso, con questa Parola viene fatto ordine alle dispute, e chiarito energicamente che ciascuna ‘Parola’ proferita da Gesù, quale sommo Maestro delle cose spirituali e terrene, è di una profondità e verità tale, da contenere Luce su Luce.
Sta al libero credente se, anche qui, riconosce nella nuova Parola comunicata, il Suo progetto nel donare verità e amore all’umanità degli ultimi tempi.
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