Commento

al dettato tratto da: “Dieci piccoli mattoni”

di A.Wolf

 

 “Martha e Maria”

 

Interpretare le scritture senza averne titolo, ergersi a maestri, quali ‘dottori della fede’, non può che diffondere ‘non verità’, e quindi scurisce quella Luce divina consegnata all’umanità servente che riconosce nelle Scritture la presenza del Signore. Nel Vangelo, Marta è sempre stata sminuita di fronte alla sorella Maria, apparentemente più attratta dalla Dottrina del Maestro Gesù. Però l’ombra dell’incomprensione è sempre rimasta quale una necessità, per un chiarimento che i vari adoratori dell’essenza divina di Gesù – amare in spirito e verità – hanno desiderato per quasi duemila anni.

Con questa Parola viene fatto ordine alle dispute, e viene chiarito vivissimamente come ciascuna ‘Parola’ proferita da Gesù, quale sommo Maestro delle cose spirituali e terrene, è di una profondità e verità tale da contenere Luce su Luce.

Sta al libero credente se, anche qui, riconosce nella nuova Paola comunicata, il Suo progetto nel donare verità ed amore all’umanità degli ultimi tempi.

Amici della nuova Luce

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