(a cura degli editori tedeschi)

INTRODUZIONE

 a

Il Libro di Grazia

(L’Apocalisse)

 

 La Rivelazione, oltre che ad una introduzione, si compone di quattro parti, di cui ognuna è conclusa, ne risulta persino una rappresentazione severamente circoscritta. Nondimeno, esse formano l’unità del Libro, trattanti quattro epoche, la prima e l’ultima sono dei decorsi di tempo spirituale, mentre la seconda e la terza – come incorniciate dalle prime menzionate – annunciano degli avvenimenti temporali terreni come “epoche del Giudizio”.

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   “Prefazioni” menziona prima il genere della Rivelazione e in quale collegamento si mostra la “Manifestazione centrale del Regno”. Essa si suddivide in quattro parti:

 

parte    I        [Ap. cap. 1, 1-3]       La testimonianza di Giovanni dalla fede       

parte    II      [Ap. cap. 1, 4-8]       L’Incarico ricevuto dalla sua fede        

parte    III     [Ap. cap. 1, 9-11]     La visione spirituale e come la riceve   

parte    IV     [Ap. cap. 1, 12-20]   La conoscenza personale di Giovanni  

 

Qui c’è in pratica il punto di partenza. Per chi la via gli è troppo difficile oppure gli sembra insufficiente, non è costretto a percorrerla. La fede personale del veggente di Dio e il suo collegamento con l’Eterno è però il buon fondamento della via. I quattro Tempi della Creazione, menzionati severamente separati, hanno comunque un tratto continuo della Rivelazione, le cui parti singole non lasciano nessuna lacuna. La prima epoca dell’Opera dal santo Potere di UR annuncia dello spirituale puro, com’era prima che l’amabile Sadhana diventasse Satana.

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La “Prima parte” tratta “Il Regno” [Ap. cap.2-5]. Anche qui ci sono quattro sotto-divisioni, che fanno comprendere più facilmente le seguenti descrizioni. Queste sono:

1.       [Ap. cap.2-3]      La suddivisione del Regno (sette comunità)  

2.       [Ap. cap.2-3]      Il Governo; i suoi Ordinamenti, il Consiglio e la conseguenza della Legge:

3.       [Ap. cap. 4]        Il Re e il Suo maestoso Potere   

4.       [Ap. cap. 5]        Il Potere-UR, trasferito all’Agnello-Cristo  

 

Ciò che succede in questo tempo della Creazione non rimane limitato al suo decorso dell’Opera, anche altri periodi vengono da lui benedetti. Il Potere universale di UR viene perfino trasferito nelle sue singole parti e consegnato all’Agnello-GESU’, CRISTO, il Quale manda tutto il Potere di Dio nella Sua illimitata Magnificenza del Potere su Spazio e Tempo. Ciò che il veggente di Dio contempla, quindi, è intanto relativamente da impiegare sulle epoche del tempo; oltre a questo, la sua contemplazione è il simbolo universale che si rivela ovunque nella magnifica chiarezza e risplendente veridicità.

A partire da qui il veggente viene guidato in avvenimenti temporali di due imponenti epoche di Giudizio. Il primo Giudizio si è già svolto. Abbraccia in un ampio arco il decorso dell’umanità dalla caduta nel peccato fino all’anno 1914. I capitoli 6-12 indicano chiaramente quasi senza interruzione il Giudizio passato, in cui compaiono pure quattro simboli principali.

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La “seconda Parte” – Su questo decorso del Giudizio sta scritta l’eterna Parola: “L’Esercizio del Diritto”, il quale comprende:

    [Ap. cap. 6]          una prefazione

   [Ap. cap. 7]          I primi sei sigilli, la loro conservazione, l’esercizio e il successo  

    [Ap. cap. 8]          Il 7° sigillo 

    [Ap. cap. 9]          La preparazione per i credenti e miscredenti / Il 1° tempo passato e la sua espiazione 

   [Ap. cap. 10]        Il Potere di Diritto del Libro e la sua conservazione

    [Ap. cap. 11]        I due Testimoni, Mosè e Cristo / Il 2° tempo passato e la sua espiazione 

    [Ap. cap. 12]        La donna ed il Figlio, l’Amore e la fede – La retrospezione: Il significato delle due ali, del deserto, del dragone,

                                    dell’acqua, dei 1260 giorni – Un tempo, due tempi ed un mezzo tempo 

 

Con ciò è concluso il primo tempo del Giudizio come passato, ma le conseguenze sorte da questo non sono espiate. L’espiazione si manifesta particolarmente nel secondo tempo del Giudizio; perché il potere del mondo che non si è lasciato spezzare nel primo tempo del Giudizio, si estende oramai fino alla fine ultima del tempo della materia.

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La “terza parte” – Il secondo Giudizio inizia con l’anno 1914; severamente sottolineato con il tratto dell’inizio della guerra mondiale, come lo testimonia chiaramente il veggente di Dio: “Ulteriore esercizio del diritto!”. -  Le singole parti ricevono il loro titolo nella loro interpretazione; ma le quattro immagini principali vengono chiamate come segue:

1.       [Ap. cap.13-14]      La bestia del potere mondano e spirituale:

2.       [Ap. cap.15-16]      Il confronto del divino Adempimento dell’Opera:

3.       [Ap. cap.17-18]      Insurrezione delle potenze mondani e spirituali con l’aiuto  dell’oscurità; il  Giudizio su di loro si accresce:

4.       [Ap. cap.19-20]      La fine di tutti le potenze mondiali – La resa dei conti dell’ultimo tempo:

 

La conclusione del secondo Giudizio porta contemporaneamente la cosiddetta fine del mondo. Secondo il senso della Rivelazione questa è l’indiscussa sospensione di ogni potere mondiale e umano, cosa che alla maggior parte degli abitanti del mondo sembra più spaventoso, come se si  spaccasse la Terra. La Terra e l’uomo – nel Senso di UR – di un Giorno di Creazione, completano la loro esistenza. –

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La “quarta e quinta parte” – Segue il Regno dello Spirito con la Corona della Creazione. [Ap. cap. 21 – 22] dal titolo:  La Magnificenza Celeste!”

Il principio dell’Anno-Atto-UR prima della caduta di Sadhana (“Eternità UR in Spazio e Tempo”) compare nuovamente per primo come prima Opera della Creazione esistente. Con la perfetta ‘divenuta’ visibile, DIO riporta nel Suo Santuario tutte le magnificenze di vittoria conquistate come adempimenti della fede e come Gioiello d’eternità perfezionato. Ancora una volta si manifesta il santo numero “quatto”, come si sono suddivise le complessive Rivelazioni nei Numeri-UR più sublimi: “quattro” e “sette”. – Le singole Comunicazioni da questa sono la quarta Epoca-Giorno-Creazione:

1.      [Ap. Cap.21,1-8]        Il nuovo Cielo = nuova conoscenza   / La nuova Terra = il settimo Giorno della Creazione

                                           / Il Trono bianco = La Magnificenza del Potere di UR

2.      [Ap. cap.21,9-27]       La comunità dei santi e le loro abitazioni:  

3.      [Ap. cap. 22,1-5]        L’autenticazione della Creazione spirituale e la rappresentazione completata del settimo Giorno:  

4.      [Ap. cap. 22,6-15]      Il veggente di Dio e la sua testimonianza, l’ultima indicazione di Grazia e d’avvertimento al mondo:  

 

I versetti 16-21 (cap. 22) – come l’inizio (cap. 22,3-5) - formano una conclusione/fine particolare. Questa è, nell’ “epilogo”: La santa Voce” / “La Sua Chiamata”, un Annuncio completamente valido della venuta del Signore, indicato talmente chiaramente, che solo degli stolti possono dire: “Non è!”. – Poiché è e sarà, com’è anche stato! Quanto meno gli uomini sono in grado di deporre la loro vita creativa, tanto meno si lascia rinnegare la Verità del “Libro della Rivelazione”.

“Beati coloro che osservano i Suoi Comandamenti,

affinché abbiano potere nell’Albero della Vita,

ed entrino dalle Porte nella Città”

(Gli editori)

 

[Il libro di Grazia]